La ricerca di Carlo Cossignani si concentra sull’aspetto duale della realtà come punto focale per una maggiore comprensione della natura delle cose e di come questa si manifesti. Che siano bi-dimensionali o tridimensionali, le sue opere si costruiscono come architetture intorno ad un sottile dialogo con il vuoto, inteso come sostanza in divenire. È nel vuoto che le forme si definiscono nella loro dualità tra presenza e assenza, luce e ombra, sonno e veglia, lasciandosi così modellare da presenze impercettibili intrinseche nelle mani dell’artista.
Il progetto espositivo Punto d’Incontro realizzato in collaborazione con Viasaterna per gli uffici di Volvo Studio Milano, comprende un corpus di opere appartenenti alle serie Floating Pattern, Floating Point, oltre ad una scultura concepita appositamente per lo spazio.
Ad accogliere i visitatori, una selezione di acquarelli sagomati su carta in cui le regole della forma non sono così evidenti, lasciando spazio ad un interrogatorio sulla fragilità e la natura intrinseca dell’uomo. I disegni dell’artista si legano ai suoi interventi scultorei, come nell’installazione nella Sala Meeting, che formata da due elementi - uno sospeso, l’altro posato a terra - trasforma il vuoto in una presenza tangibile.
La mostra sarà visitabile fino al 07.01.2025
Biografia
Carlo Cossignani (Porto San Giorgio, 1981. Vive e lavora a Milano). La sua pratica è caratterizzata da una continua ricerca che muove liberamente tra pittura, scultura e progetti site-specific. Questa attitudine interdisciplinare lo porta sin dall’inizio ad estendere il confronto anche con il cinema di sperimentazione e la scena underground della musica elettronica stringendo collaborazioni con registi e musicisti di calibro internazionale. Negli anni più recenti l’attenzione del suo lavoro torna verso il rapporto con lo spazio con cicli di opere e progetti installativi esposti anche alla Triennale di Milano e La Galleria Nazionale di Roma.