Volvo Studio Milano presenta la nuova stagione di VISIONI DIACRONICHE, la rassegna di incontri con i protagonisti dell’arte contemporanea internazionale. Come la precedente, anche VISIONI DIACRONICHE - II edizione è affidata alla curatela di Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano e a Ilaria Bonacossa, Direttrice Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova.

Le trasformazioni - la scienza in cui l’infinitamente piccolo e mostruosamente grande si compenetrano e si influenzano in maniera imprevista - mostrano come la nostra comprensione del mondo debba cambiare. La fisica quantistica, l’entanglement, ci portano a una nuova consapevolezza delle relazioni: qualsiasi trasformazione di una parte di un sistema provoca a sua volta trasformazioni in tutte le altre, anche quando le particelle sono a distanze molto grandi, con conseguenze sorprendenti e non intuitive.

Siamo entrati in quella che James Lovelock ha definito l’era del Novacene, un’era in cui naturale e tecnologico si fondono, trasformando il nostro mondo attraverso il rapporto con le macchine intelligenti e il destino della Terra. Dobbiamo imparare a non porre l’essere umano come scala dimensionale del mondo ma immaginare un rapporto nuovo con la realtà e una misura temporale diversa, per comprendere le trasformazioni che ci circondano.

Attraverso l’incontro con 3 artisti internazionali scopriremo insieme come immaginarci nel futuro - in rapporto agli altri esseri viventi e con la natura, e come le parti - benché apparentemente insignificanti o piccole, possano insieme trasformare il tutto. Attraverso le opere e la loro ricerca emerge come pensare in piccolo possa portare a trasformazioni rivoluzionarie.

Un progetto di VOLVO CAR ITALIA

A cura di:
Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano;
Ilaria Bonacossa, Direttrice Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova

Programma:

Franco Mazzucchelli - La forza dell’aria

14 febbraio, ore 19.00

In esposizione:
Franco Mazzucchelli
Icosaedro, 2023 (PVC giallo, aria)
opera inedita, in mostra fino al 17.02

Franco Mazzucchelli (1939, Milano) è un artista che, a partire dagli anni '60, sperimenta creando bassorilievi con materiali sintetici, oltre a realizzare grandi installazioni pubbliche costituite da imponenti e leggere sculture gonfiabili. Queste opere sono capaci di trasformare l'uso dello spazio pubblico, passando da ambienti naturali come laghi e deserti a quelli urbani con piazze, scuole e fabbriche in tutta Italia.

Durante la sua lecture performativa, l'artista presenterà e racconterà queste installazioni, arricchendo l'esperienza con la presentazione di un'opera fisicamente collocata nello spazio.

Franco Mazzucchelli ha sempre affiancato l’insegnamento al suo lavoro con la cattedra in tecniche di scultura all’accademia di Brera. Tra le sue mostre più importanti: la 15* Triennale di Milano (1973), la 37* Biennale di Arti Visive di Venezia (1976) e 11* Quadriennale di Roma (1986).

Le sue opere sono state presentate al MACRO – Museo Arte Contemporanea Roma; Centre Pompidou Paris; ArtScience Museum, Singapore, Sweden; Kunsthalle Wien; Lunds Konsthall; ZKM – Zentrum für Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe; nGbK, Berlin; Museo del Novecento, Milano; Villa Croce, Genova.

Franco Mazzucchelli è stato insignito del premio alla carriera Alfredo d’Andrade nel 2022.

photo credit:
- Franco Mazzucchelli nello studio a Milano, foto di Andrea Rossetti, Copyright Franco Mazzucchelli, Cortesia dell’artista e di ChertLüdde, Berlino

- Untitled
Franco Mazzucchelli, 1971, installation view,
Spazio Anny Di Gennaro, Milano
Courtesy of ChertLüdde, Berlin and Franco Mazzucchelli

Ana Prvački - Nei dettagli si scopre una nuova visione del mondo

13 marzo, ore 19.00

Ana Prvački (1976, Pancevo Serbia) è un'artista performer che lavora sull'esperienza come catalizzatore di trasformazioni per lo spettatore, portandolo a guardare la realtà circostante in modo nuovo. Partendo da dettagli minimi e apparentemente insignificanti del mondo che ci circonda, articola un corpus ricco di suggestioni e situazioni che, ispirate al teatro dell'assurdo, ci spingono a una forma di pensiero laterale.

Spesso i suoi lavori concettuali e performativi si concentrano sui comportamenti e le relazioni umane, le convenzioni sociali, l'etichetta sociale e di genere, proponendo modi inaspettati per migliorare il nostro benessere mentale, emotivo e fisico. I progetti partono da ricerche serie e approfondite, che vengono illustrate con una visione ironica e irriverente.

Il suo lavoro è stato presentato in numerosi musei e istituzioni internazionali, tra cui dOCUMENTA 13, 2008 Sydney Biennial, 13th Gwangju Biennial. In libreria è appena uscito un suo volume con prefazione di Zadie Smith che raccoglie una serie di disegni di oggetti e piccole cose fatti quotidianamente durante il covid, una sorta di diario di oggetti minimi capace di trasformarsi in una pausa meditativa nel flusso della pandemia.

photo credit:
Multimask, video still (2021)
Apis Gropius, Gropius Bau (2022)

Marinella Senatore - Piccoli gesti insieme trasformano il mondo

10 aprile, ore 19.00

In esposizione fino al 16 aprile 2024:

I Contain Multitudes, 2022
Glass tubes with mercury-free gas mixture (greeNeon), LED flex, and cast methacrylate mounted on an anodised aluminium structure
80 x 120 x 15 cm

I Contain Multitudes, 2022
Glass tubes with mercury-free gas mixture (greeNeon) and cast methacrylate mounted on a painted steel panel
height 100 cm; height 39 3/8 in

Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un’artista multidisciplinare formata nel campo della musica, delle belle arti e del cinema. La sua pratica è caratterizzata da una forte dimensione collettiva e partecipativa, sia come metodologia che come contenuto; il suo lavoro combina la ricerca estetica con il potere trasformativo dell’azione collettiva. Le sue opere installative e performative nascono dall'appropriazione di linguaggi vernacolari e popolari come le feste di piazza, la danza, la musica, per restituire una dimensione sociale e politica all'atto artistico.

Particolarmente emblematica è la School of Narrative Dance (SOND), fondata nel 2012 come istituzione itinerante, gratuita e non gerarchica, che propone un sistema educativo alternativo basato sull’emancipazione, l’empowerment e l’autoeducazione: in dieci anni, gli eventi della SOND hanno avuto luogo in oltre 23 Paesi, coinvolgendo circa 8 milioni di persone.

I suoi lavori e le sue azioni sono state presentate a: Hayward Gallery / Southbank Center, Londra; Noor, Riyadh; M.A.C.C.A., Peccioli; FORMAT Festival, Betonville, Arkansas; Kappa Future Festival, Torino; Domaine Pommery, Reims; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Guarene; Kurgarten vor dem Kurhaus, Baden-Baden; Battersea Power Station; Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze; Berlinische Galerie; FIAC Hors Les Murs ai Jardins des Tuileries, Parigi; Steirischer Herbst’21, Graz; Villa Borghese, Roma; Museo del Novecento, Milano; High Line, New York City; 34a Biennale di San Paolo.

photo credit:
- SOND Salisburgo: Courtesy of the artist and Sommerszene. Photo Bernhard Mueller
- Foto di Marco Anelli

Gallery fotografica - 14 marzo - Ana Prvacki

Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo
Visioni Diacroniche - Ana Prvacki - 14 marzo