Gioco da ragazzi

Le Volvo per l’infanzia

Oltre che auto “vere” e all’occorrenza molto serie, le Volvo sono diventate talora giocose e divertenti per la gioia dei più piccini. Eccone una rassegna.

Eravamo abituati a conoscerla come berlina e come station wagon. Eppure la Volvo 740 è esistita anche in versione decappottabile. Più ancora che una cabriolet, era una barchetta, a giudicare dal parabrezza molto basso.

Monoposto, con un ampio e robusto sedile centrale in materiale plastico (come del resto tutta la carrozzeria, montata su di un telaio in acciaio) questa insolita 740 a pedali, inserita negli anni ’80 nel catalogo di merchandisng della Casa, era particolarmente apprezzata dai bambini dell’epoca.

Che non disdegnavano di cederne il volante agli amici più cari. Come il simpatico peluche a forma di panda che posa fiero in questo scatto mentre è intento a fare da tester d’eccezione.



In questa immagine c’è tutta l’essenza del design Volvo. Sì, perché al di là dell’espressione soddisfatta del giovanissimo utente (che è poi l’obiettivo finale del prodotto), queste vetture in sedicesimo sono la prova tangibile della riconoscibilità dello stile della marca.

Essendo destinate alla prima infanzia non sono infatti modellini propriamente detti, ma semplici giocattoli in plastica morbida prodotti dalla Viking Toys volutamente stilizzati, senza elementi distaccabili (che potrebbero risultare pericolosi) come porte apribili, cristalli e altre finiture. E senza angoli vivi: solo la scocca, in un colore unificato, e quattro grandi ruote con il cerchio a sua volta monocromatico.

Eppure, anche senza gli elementi decorativi e nonostante questo stile così minimalista e quasi caricaturale, è facilissimo riconoscervi C30, XC70 e XC90.



Forse definirla bambola è persino sbagliato. Di sicuro, riduttivo. Quel che è certo è che la Barbie, classe 1959, non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle compagne di gioco più longeve e amate dalle bambine oramai da tre generazioni. Ha avuto numerose automobili, la nostra eroina bionda e alla moda creata dalla Mattel.

Il suo parco auto ha compreso, nel 2003, questa splendida Volvo V70 con tetto panoramico e portellone apribile. Azzurra per staccare alla perfezione dall’abito rosa della guidatrice, la station targata immancabilmente “Barbie” è stata realizzata con una grande cura dei dettagli, che peraltro è una costante di tutta la linea di questo giocattolo.

Cerchi, tergifari, fendinebbia: non c’è un solo elemento che non corrisponda all’altra V70, quella venduta dai concessionari Volvo.



È dagli anni ’40 che la Volvo vende licenze ai costruttori di giocattoli per la produzione di modellini.

Ma è con il lancio della prima XC90 (2002) che è stata istituzionalizzata la derivazione di una miniatura in scala 1:43 per ogni nuovo modello che viene lanciato. Il pubblico ha gradito parecchio questa offerta di micro-Volvo, acquistando 24mila C30, 17mila C70 e 16mila XC60, tanto per citare alcuni tra i numerosi esempi possibili, che comprendono anche riproduzioni per collezionisti di modelli del passato (tra cui PV544, P1800, Amazon, 144 e 240 Turbo).

Nel 2009 alla gamma standard è stato affiancato questo modello, la XC60 prima serie, telecomandato e in scala 1:14.



Il più, come sempre, è cominciare. Perché poi quando ci si fa prendere dalla voglia di giocare il problema è che non vorresti fermarti più.

E quando un oggetto è iconico, come lo sono le Volvo, non è per forza necessario limitarsi a un giocattolo per bambini o per adulti che bambini lo sono rimasti nell’anima e amano collezionare macchinine. Si può andare ben oltre. Come hanno fatto nel 2004 quelli di Legoland California: hanno costruito un’intera Volvo XC90 a grandezza naturale utilizzando migliaia di mattoncini Lego. Solamente le ruote sono quelle originali della vettura di serie.

Questa XC90 un po’ giocattolo e un po’ no è stata esposta anche al Salone dell’automobile di New York, oltre che nel parco tematico californiano della Lego, che condivide con la Volvo le origini nordiche e la particolare attenzione ai temi della famiglia e dell’infanzia.



I modellini stilizzati, adatti a bambini dai dodici mesi in su, che abbiamo visto in precedenza, sono stati oggetto di una campagna sociale organizzata da Volvo Car Thailand nel 2008.

Il progetto, chiamato “My first Volvo”, si proponeva di regalare a 10mila bambini, specie quelli che vivevano nelle zone più povere e meno fortunate del Paese, una piccola Volvo in plastica con cui allietare le loro giornate e i loro momenti di ricreazione.

In questa istantanea un momento della consegna, simbolica e parziale, dei modellini a una comunità scolastica. A fare da sherpa per il prezioso carico, una XC90 stipata sino all’inverosimile di piccole riproduzioni colorate del medesimo modello, oltre che di XC70 e C30. Un modo per essere vicini non solo ai bisogni dell’infanzia, ma anche a quelli delle aree più disagiate del pianeta.