La prima volta

Le “numero uno” della Volvo

È sempre una grande emozione quando l’esemplare originario di una serie lascia la linea di montaggio. Alcuni esempi nella tradizione della marca

Questa è… la prima delle prime volte: il momento più intenso e suggestivo di tutti. Non segna solo la nascita dell’esemplare iniziale di un nuovo modello, ma quella di un marchio. La foto, scattata il 14 aprile 1927 — era il giovedì di Pasqua — ritrae l’uscita dalla fabbrica di Lundby, Göteborg, della ÖV4, ovvero Öppen Vagn 4 cylindrar, auto scoperta a quattro cilindri. È l’inizio di una storia lunga e appassionante che arriverà sino ai giorni nostri con gli esiti che conosciamo. Chi “inventò” la Volvo non poteva sapere che l’avventura sarebbe stata tanto lunga e brillante. O forse aveva già il senso dell’understatement proprio della marca. Fatto sta che l’evento non fu solennizzato in alcun modo, se non con questa magnifica istantanea.



Dopo una nascita, c’è sempre una rinascita. Per la Volvo, nonostante la Svezia non fosse intervenuta attivamente nella Seconda Guerra mondiale, il momento della ripartenza fu la presentazione della PV444, la sua prima vettura moderna a scocca portante ma, soprattutto, il modello che poco alla volta l’avrebbe imposta sui mercati internazionali, facendo in modo che Volvo diventasse un marchio globale, tanto in Europa quanto oltreoceano. Assar Gabrielsson e Gustav Larsson, che avevano fondato insieme l’azienda nel 1927, sono riuniti quattordici anni più tardi a settembre 1944, a Stoccolma, in occasione del reveal della Volvo PV444A. Gabrielsson è il secondo da destra, Larsson il quarto. Lo scatto non è, in questo caso, associato alla fabbrica, ma rappresenta comunque la prima testimonianza fotografica per la versione definitiva del nuovo modello.



Arriviamo così, scorrendo quel patrimonio straordinario che sono gli archivi della marca, a fare un altro salto in avanti. Di ventidue anni, questa volta. È ad agosto 1966 che l’artista dell’obiettivo viene richiesto di dedicarsi a un terzetto composto da Gunnar Engellau, Amministratore Delegato dal 1956 al 1971, da Svante Simonsson, Vicedirettore Generale e Direttore Tecnico negli stessi anni, e dalla Volvo 144 numero uno appena costruita nella fabbrica di Torslanda e ritratta — a beneficio del fotografo – non a fine linea bensì in un’ala del magazzino in cui venivano stoccate le parti di ricambio e la componentistica. Sarebbe stata la prima Volvo a superare il milione di unità costruite: lo sguardo d’intesa dei due dirigenti sembra quasi presagire una carriera lunghissima proseguita – sotto le forme della Serie 200 — sino al 1993.



Ogni epoca ha il suo modo di sottolineare la solennità della prima volta. Venerdì 14 novembre 2008 lo stabilimento di Ghent, in Belgio, produce il primo esemplare della C30 1.6 DRIVe, come tale appartenente a una gamma trasversale fatta di motori piccoli particolarmente efficienti dal punto di vista energetico. La fabbrica di Ghent, attiva dal 1965, è la stessa in cui oggi prende forma la XC40. Il primo modello in assoluto che vi fu costruito fu la Amazon; tra il 1968 e il 1974 servì anche come impianto sussidiario per la costruzione della Volvo 144. Volutamente nessuna cerimonia sottolinea l’importanza del momento: l’obiettivo si punta, allora, sul frontale ripreso dal basso, con il cofano motore e il padiglione protetti dalla pellicola che preserverà la vernice durante il trasporto.



Quando l’ultimo esemplare della prima generazione di XC90 uscì dalla linea di montaggio, la Volvo le rese onore con una piccola festa e degli sticker adesivi sulle porte che ricordavano le 636.143 unità prodotte di quel modello dal 2002 al 25 luglio 2014. Solo pochi mesi più tardi, giovedì 29 gennaio 2015, venne replicato il medesimo schema per la “numero uno” della nuova serie della XC90. Eccola mentre scende la pedana con cui si chiude la linea di montaggio, pronta a prendere la strada dei collaudi finali ma, soprattutto, delle concessionarie di tutto il mondo, nelle quali centinaia di migliaia di clienti avrebbero imparato ad apprezzarla senza rimpiangere la sua pur eccellente progenitrice.



Il muletto sta aiutando questa S90 a entrare in un container. Siamo a Daqing, in Cina, nel cortile dello stabilimento Volvo che dal 2014 produce la S90 e la S90L a passo lungo. La foto è stata invece scattata a marzo 2017: il momento è storico perché per la prima volta una Volvo costruita in Cina viene spedita in Europa. E viaggerà, con destinazione Belgio, su una linea ferroviaria dedicata che riduce di due terzi i tempi di consegna rispetto a quelli normalmente necessari con il trasporto navale. Ogni container, specialmente progettato, contiene tre vetture, disposte in modo da sfruttare ogni minimo spazio disponibile. Speciali fissaggi permettono alle auto di essere ancorate al loro box temporaneo, così che non subiscano danni durante il trasporto.



Volvo S90 Recharge

Aumenta le aspettative. Accogli la novità e tieni sotto controllo ogni chilometro del tuo viaggio. Scopri la nostra berlina plug-in hybrid di lusso con Google integrato.