Tempo di picnic

Arriva la primavera

Con la bella stagione si moltiplicano le occasioni per una scampagnata. Ecco una rassegna di ambientazioni fotografiche con le Volvo come protagoniste.

C’è stato un periodo nel quale la comunicazione aziendale assegnava grande importanza alla ricostruzione fotografica di situazioni di vita reale e insieme ideale: la famiglia felice, il raggiungimento di un certo status sociale, il piacere del viaggio.
Succedeva soprattutto negli anni ’80, quando venne scattata questa istantanea retrospettiva. Con il gusto in voga al tempo ricostruì uno dei contesti più tipici dei setting in esterna di quel periodo: il picnic. Protagonista in secondo piano, ma perfettamente centrata tra siepi e cielo azzurro, una PV4, la variante a guida interna (berlina, diremmo oggi) della ÖV4, la prima di tutte le Volvo, costruita dal 1927 al 1929 in quasi 700 esemplari.
La presenza del maggiordomo e l’abbigliamento piuttosto formale della coppia sono volutamente, e deliziosamente, démodé.



Rispetto allo scatto precedente è cambiato (quasi) tutto: la vettura è una 121 Amazon degli anni ’60 e al posto della coppia presumibilmente alto borghese c’è una numerosa famiglia con un outfit molto più désengagé.
Il fatto che siano cinque suggerisce implicitamente le capacità di trasporto della vettura. Nuovamente una berlina, perché negli anni ’60 è questa la vera auto per i nuclei familiari. A giudicare da quello che è apparecchiato sulla tovaglia, più che un déjeuner sur l’herbe si direbbe che quella in corso sia una merenda: ci sono biscotti, succo di frutta, torta e caffè. Tutti hanno un’espressione particolarmente rilassata: comunicano l’idea di essere nella sosta di un viaggio.
Pronti a riprendere la strada sulla loro rapida, confortevole e sicura Volvo dopo la breve pausa ristoratrice.



I tempi cambiano, ma la Volvo non rinuncia, nei suoi shooting istituzionali, a ricostruire scene di vita quotidiana che hanno come protagonista il trittico relax, bella stagione e automobili.
Stavolta la scena è dominata da una 244 GL con cerchi in lega leggera e fari fendinebbia optional. La vettura, in precedenza sullo sfondo, guadagna qui il primo piano. È la strada, “interpretata” dal lungo ponte che fa da quinta naturale, a fungere — questa volta — da elemento di contorno. A differenza delle situazioni precedenti la coppia non ha ancora allestito il pranzo al sacco.
Ma in compenso ha deciso di passare la notte (o quantomeno di riposare) nella piccola tenda che si vede sulla destra. I fiori raccolti dalla ragazza aggiungono un tocco delicato e bucolico all’insieme.



Le famiglie degli anni ’80 si orientano sempre più spesso su una station wagon. La Volvo, che del genere è uno degli specialisti indiscussi a livello planetario, non si sottrae alla tentazione di sottolineare le evoluzioni nel gusto della clientela riproponendo la medesima ambientazione della foto che aveva come protagonista la PV4.
Stavolta però impiegando una 760 GLE SW sullo sfondo. Ogni traccia di formalismo nella mise delle persone è scomparsa: prevalgono capi di abbigliamento sportivi, con una grande cura dell’assortimento cromatico.
Tanto i genitori quanto i due bambini sono rigorosamente in bianco e rosso: stesse nuance che ritornano in alcuni degli alimenti o dei portavivande. Come a suggerire che nulla, quando si sceglie una Volvo, viene mai lasciato al caso.



Anche nel nuovo millennio le station wagon sono la scelta più ricorrente per i gruppi familiari numerosi. Stavolta l’ambientazione del relax è notturna: una scelta ardita, da parte del fotografo, perché è più complesso far emergere i dettagli e si corre il rischio di “impastare” i colori.
Il falò nel bosco è in primo piano, la XC70 con un bagagliaio supplementare sul tetto è dietro, rassicurante come la casa in cui vive questa gente. C’è anche un cane, fedele amico dell’uomo, perfettamente inserito nel nucleo familiare. Tutto parla di centralità delle persone, di accoglienza, di calore.
Questa volta, come nel caso della 244, non c’è una coperta imbandita. È lasciato all’immaginazione dell’osservatore indovinare se la cena sia già stata consumata oppure se debba ancora essere allestita.



La primavera e l’estate sono le stagioni ideali per un picnic. Ma le Volvo sono vetture H24 per 365 giorni all’anno. Specie se, come questa XC70, hanno la trazione integrale e l’assetto rialzato e riescono, con queste dotazioni tecniche, ad affrontare anche terreni impervi.
Come una strada innevata per raggiungere le piste da sci. Il tavolino, proposto nel catalogo Accessori, che permette di trasformare il bordo del vano bagagli in un sedile e il portellone in un riparo da eventuali intemperie mette la XC70 in condizione di diventare, essa stessa, un appoggio naturale e versatile per una pausa pranzo in famiglia.
Sorseggiando una bevanda calda o una bibita. E ristorandosi con una pizza. Probabilmente una quattrostagioni. Come lo sono tutte le Volvo.