Un nuovo inizio

La serie PV444 - PV544

Fu la prima compatta della Volvo, e anche la prima con la scocca portante che costituiva una gabbia di sicurezza. A fine carriera inaugurò le cinture

Questa è una delle immagini più straordinarie in tutta la storia della Volvo. Ci sono ancora i fondatori: Assar Gabrielsson, il secondo da destra, e Gustav Larsson, il quarto. Il marchio è in effetti ancora giovane (ha da poco compiuto diciassette anni) e la vettura che stanno ammirando a Stoccolma, al suo reveal, nel settembre 1944, è la nuova PV444: il modello con cui la Volvo entra nella modernità. È la prima compatta, monta un motore a quattro cilindri (frazionamento che era stato abbandonato già alla fine degli anni ’20 per il sei in linea), e soprattutto la prima a scocca portante, che forma una gabbia di sicurezza a protezione dei passeggeri. È infine la prima con il parabrezza laminato.



La produzione in serie incomincia nel 1947. La nuova “piccola” Volvo, che si affianca ai modelli più grandi diventando ben presto il core business dell’azienda, rivela da subito una straordinaria attenzione alla praticità d’uso. In quei tempi la ruota di scorta era posizionata o verticalmente, il che sottraeva parecchio spazio utile; o sotto il piano di carico, obbligando così a scaricare i bagagli in caso di foratura. Con la PV444 la Volvo diede una sua brillante interpretazione di questo aspetto funzionale: la collocò orizzontalmente, ma separandola dalla parte di vano destinata ai bagagli grazie a una mensola. In questo modo era possibile estrarla o inserirla anche a baule pieno.



Fino a metà degli anni ’50 la Volvo si era concentrata sul mercato interno, pur guardando con interesse agli Stati Uniti. L’imminenza del lancio della Amazon, previsto per il 1956, convinse la dirigenza a tentare l’avventura americana usando come ariete la PV444. I primi cinque esemplari arrivano in Texas nel 1955 e ad aprile 1956 viene allestito per la prima volta, al Salone di New York, uno stand Volvo. Preceduta da una fama di grande affidabilità e organizzata con una rete iniziale di 100 concessionari, la Volvo diventa in pochi mesi il secondo costruttore estero negli Stati occidentali. In questa foto, il CEO Gunnar Engellau con la 50millesima vettura destinata agli USA, una PV444 attesa di essere imbarcata.

Quando, nel 1956, la Volvo lancia la Amazon, molti pensano che la carriera della PV444 sia giunta al capolinea. E invece, sorprendendo pubblico e critica, la vettura si evolve, ad agosto 1958, nella PV544, immediatamente riconoscibile per il parabrezza in un pezzo unico e curvo anziché realizzato in due parti piatte. Presenta, inoltre, numerose migliorie nella meccanica e nell’abitacolo che ne accrescono ulteriormente la praticità d’impiego. È proprio nel passaggio dalla PV444 alla PV544 che la compatta diventa per la Volvo una scelta deliberata: un’auto dalla soglia di accesso popolare da affiancare ai modelli di maggiori dimensioni.



Alla vigilia del Salone di Francoforte del 1959 la Volvo organizza un test particolarmente efficace a poca distanza dalla Frankfurt Messe: a bordo di una PV544 lo stuntman svedese Orvar Aspholm fa quattro roll-over consecutivi. Ed esce dalla vettura come se nulla fosse successo. Non solo la cintura di sicurezza — di cui la PV544 è equipaggiata di serie — gli ha salvato la vita: gli ha anche permesso di cavarsela senza un graffio. La cintura a tre punti, così come l’ha disegnata Nils Bohlin, entra nella storia grazie a questo modello. Un rapporto su 28mila incidenti avvenuti in Svezia, pubblicato nel 1967, dimostrerà che l’impiego della cintura riduce i traumi di almeno il 60%.